Nell’ambito dell’iniziativa del Rinascimento Poetico “La Poesia al centro del mondo – Doniamo versi alla tua città”, il Comune di Conegliano (TV) ha aderito immediatamente all’iniziativa.
Il nostro poeta e amico Carlo Molinari ha subito scritto una poesia ad hoc per la sua città.
Il Comune ha gradito molto inviando quanto segue:“ Egregio Signor Molinari, ho ricevuto e letto con attenzione il componimento in versi “Voglia di tornare” che ha scritto e dedicato alla Città di Conegliano; mi assicurerò personalmente che venga divulgata e data la giusta importanza a questa bellissima poesia. Le porgo le mie più vive congratulazioni per il Suo talento e il Suo impegno. Complimenti!”(dal Commissario Straordinario, dott. Antonello Roccoberton).
“Voglia di tornare” è il titolo della poesia che verrà declamata durante la manifestazione “Concerto all’alba”.
L’evento si terrà alle ore 6.15 del 24 luglio con il patrocinio del Comune.
Di seguito la poesia e locandina dell’evento:
Voglia di tornare
Alla mia Conegliano
Ti ho amata d’istinto
e ho spergiurato su di te
nella mia glabra giovinezza.
Son fuggito strepitando
dai nocchiuti viali di glicini
e dalle mura di sacra Storia,
per bramar città alla moda
e modelle brune da Vogue,
riflettori, promesse codarde
e rotocalchi patinati
che proferissero anche un po’
delle mie stravaganze,
dimentico dei poggi di graspi,
delle tue avvenenze
e del tuo calore di cashmire
che già tracimavano
in ogni latrato di sangue,
e dall’increspature
della mia pelle ribelle e ostile.
Anni dopo, nei giorni del poi,
con una valigia spigolosa
di cartoni antiquati e stracci frusti,
mi ritrovai sui tuoi binari
a raccattare ortiche e papaveri,
tra sorsi tenui di vini blasonati
e vetrine vedove di rimmel,
tra casette natalizie
fragranti di ciambelle ambrate
e vini rossi insaporiti,
lessati in fustoni fumiganti.
Ho ascoltato con riverenza
le parole dei vecchi pensionati
nelle osterie con i pianoforti,
ho giocato a Briscola
sulla gradinata dei gloriosi Alpini
intuendo il bisbiglio dei mercati
e le convulse corse delle massaie.
Son tornato a piedi scalzi
a peregrinare sui sanpietrini
d’un’antichità leggendaria
e mi son abbandonato alle squille
delle campane bronzee
d’un Duomo di pale, ossa e affreschi.
E ho rivisto Voi, Gente mia,
a braccia aperte e col sorriso di rose!
Voglia di tornare, sì
voglia di tornare e d’Esserci.
Contare i lustri e i decenni,
le notti in bianco, le aurore fulgide
le piogge, le brume, le galaverne
le carambole d’afa e le canicole,
vagando tra le foglie dei vitigni
e gli aneliti onesti d’una città
che m’ha inventato anni fa,
e che sarà la mia scalinata
per il giorno solenne dell’Eternità,
quando anche l’aria s’accorgerà
che non ci sono più.
Ormai da tempo.
Carlo Molinari, nasce a Conegliano (TV) ed è laureato in Giurisprudenza. Inizia a scrivere poesie fin da bambino. Il pittore e poeta Nerone dice di lui: “Carlo Molinari è un poeta che cerca la poesia come se fosse il pane quotidiano (…), le sue poesie mi ricordano tanto quelle di Cesare Pavese”. Lo scrittore e poeta Filippo Fenara descrive il suo stile come “maestria e denso di fascino e tecnica sopraffini”. Molinari ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in premi letterari, anche a livello internazionale. Ha pubblicato undici libri ed è presente con le sue poesie (ma anche con le sue favole e racconti brevi) in svariate antologie e siti internet. Numerose sono le recensioni e gli articoli di testate giornalistiche che parlano della sua arte poetica.