È molto difficile disegnare i confini della poesia contemporanea.
La poesia italiana è una galassia di sistemi indipendenti e spesso in conflitto fra loro. Non esistono momenti di confronto condivisi da tutti. Se esistessero, come accade ad esempio nell’Arte contemporanea, una o due fiere di indiscussa qualità ci sarebbe un momento per tracciare dei confini. Invece questo non accade.
Inoltre la poesia non ha luoghi specifici, perché li ha tutti. I musicisti si misurano sui teatri che solcano. I poeti non hanno neppure un luogo istituzionale da vivere.
E poi non si può non menzionare il fatto che non esiste un premio italiano che sia indiscutibilmente il Nobel italiano e che “laurei” poeti indiscussi. Così tanti sono i premi – e così tanti sono così poco seri – che anche chi ha scritto la sua prima poesia trova facilmente, magari pagando, un premietto da esibire.
Quindi il cantiere è aperto.
Qui inseriamo i poeti che piacciono a noi. L’unico criterio è il nostro gusto, la nostra personale valutazione.