Recensione a cura di Riccardo Magni a Spogliarsi nelle parole di Chiara Martinelli.
Le poesie di Chiara Martinelli sono anima e carne, ferita e cura.
Ogni poesia è un cosmo di parole attraverso cui l’anima dell’autrice si spoglia, consegnando il proprio cuore tra le mani di chi legge. Tre sono le sezioni, dove vivida si erge la voce della poetessa, riflesso di un’interiorità che rivela le proprie speranze, i propri dolori e le proprie attese in componimenti brevi e di un’emozione sincera, espressiva, assolutamente vera. Indice ne è il sussulto al cuore che ti prende d’improvviso durante la lettura, quando nella parola dell’autrice ritrovi frammenti di te.
E così la passione si intreccia alla tenerezza, la presenza alla mancanza; la necessità di colmare un vuoto a una straordinaria tensione verso la vita, verso la nostra potente, delicata e fragilissima umanità, che trova ragione d’essere in un Io che trova qualcuno a cui dire Tu, mutandosi nella mirabile sintesi del Noi.
Martinelli ci ricorda che anche “Dalle crepe del muro/ si spinge un po’ di sole” (Occhi aperti, cuore chiuso), che vi sono “notti di speranze/ che sanno darti del tu” (Poesia di una stella).
In Spogliarsi nelle parole la poesia apre le proprie braccia, accoglie il lettore nutrendolo di pensiero e sentimento, di vita e di ricordi (splendide, ad esempio, le liriche dedicate agli affetti familiari, Nonno Arrigo, Mamma Maila, A tra poco), di arte che comunica con l’arte.
Sì, perché l’amore per la letteratura (che emerge molto bene dalla citazione dei grandi maestri in Ladra di attimi) dialoga con le arti figurative, come nelle pagine che aprono le sezioni, ornate dalle illustrazioni di Marianna Salerno, o in questi versi tratti da Io, Monet e Van Gogh:
Volevo dipingere come Monet,
per farti nascere ninfea.
Come Van Gogh,
per regalarti il giallo del suo grano.
Arte, amore, natura: una triade umana, fisica, terrestre, ma che spalanca le finestre a una dimensione divina, metafisica, eterna. E come si diceva all’inizio, siamo di anima e carne. Siamo binomio indissolubile di un essere umano che si rivela nelle poesie di Martinelli in tutta la sua delicata, straordinaria bellezza. Siamo incredibilmente piccoli e meravigliosamente grandi… ma d’altronde, per citare la poetessa, Niente è più grande delle piccole cose.
Di seguito, un passo della poesia 2½=HB
Che cos’è fare poesia?
È spogliar l’anima,
prendere coraggio
e andare oltre.
Sito Instagram di Chiara Martinelli: 𝒞𝒽𝒾𝒶𝓇𝒶 ℳ𝒶𝓇𝓉𝒾𝓃ℯ𝓁𝓁𝒾 (@claire_._chia_poesia) • Foto e video di Instagram
Informazioni sul libro:
Chiara Martinelli, Spogliarsi nelle parole
Bertoni editore 2021
Illustrazioni di Marianna Salerno
Prefazione di Giorgio Montanari
Postfazione di Paolo Gambi
Riccardo Magni nasce il 10 maggio 1998 a Milano e vive ad Abbiategrasso. Presso il capoluogo lombardo frequenta il Liceo classico Manzoni, diplomandosi a pieni voti. Nel novembre 2022, ottiene la laurea magistrale in Filologia, letterature e storia dell’antichità con voto 110/110 e lode presso l’Università degli Studi di Milano. Presidente del Rotaract Club Abbiategrasso, Presidente della Commissione Cultura del Distretto 2050 per l’A. S. 2022/ 2023, è Referente per la Regione la Lombardia del movimento Rinascimento Poetico e dal febbraio 2023 è Vicepresidente di Rinascimento Poetico per l’Italia insieme ad Antonella Corna. Appassionato, oltreché di poesia, anche di teatro e di musica (suo è il secondo posto al Premio Lunezia 2021 per la sezione Autori di Testo), Riccardo Magni è autore di tre libri di poesia e di due saggi scientifici.