Poesia e musica un tempo erano essenzialmente la stessa cosa. Non sappiamo se Enḫeduanna, la poetessa accadica che scriveva nel XXIV secolo a.C., accompagnasse i propri componimenti con musica. Ma di certo sappiamo che l’Iliade e l’Odissea, così come tutta la poesia antica, erano accompagnate da note. Quando, intorno al 1224 d.C., Francesco d’Assisi compone la prima poesia italiana (di autore noto), il Cantico delle Creature, aveva scritto anche la musica per accompagnarla.
Poi è successo qualcosa. Poesia e musica hanno preso cammini diversi. La musica, anche quando accompagnata da espressioni verbali, ha pian piano preso il sopravvento sulla parola. E la parola si è isolata in propri generi, separati dalla musica: nessuno oggi immaginerebbe un romanzo della Rowling – che deriva in qualche modo dall’antica epica – cantato o accompagnato da musica. E questo è accaduto non solo al genere romanzo, ma anche alla poesia. La quale nel XIX secolo ha abbandonato l’ultimo retaggio che la legava alla musica, ossia la metrica.
Questa è un’era di enormi cambiamenti. In tempo di globalizzazione e di ridefinizione di tutti i canoni la poesia deve uscire dalle gabbie in cui l’egotismo l’ha confinata. E per fare questo deve anche ritrovare un diverso equilibrio con le altre arti. Ci sono molte strade di sperimentazione con cui poesia, arti visive e musica stanno abbattendo i muri delle divisioni invadendo i confini gli uni delle altre.
E la chiave che apre le porte che separano le arti sta anche nella tecnologia. Oggi gli avanzamenti tecnologici, che corrono a velocità mai viste, creano nuovi spazi e nuove possibilità di sperimentazione che un tempo si sarebbero solo potuti sognare. Spazi virtuali, possibilità di diffusione e divulgazione.
Ho provato a dire la mia, con una sperimentazione che cerca di far incontrare note e parole in un equilibrio nuovo.
Poesia e musica si stanno ridefinendo. E chi ha versi da far sposare alle note sappia che è l’ora di agire.
Paolo Gambi è un artista, poeta e performer che ha trovato nella poesia un canale di espressione contemporaneo. Ha pubblicato una trentina di libri, molti dei quali nel Gruppo Mondadori. Alcuni sono stati tradotti in cinque lingue. La sua ricerca artistica ruota intorno alla parola nel rapporto con il mistero, la psiche e la tecnologia. Mette poesia dappertutto: pioniere della bodypainting poetry, scrive poesie nella materia e le mette in scena sui palchi. È uno dei primi al mondo ad aver coniato poesie NFT. Una sua opera digitale garantita da NFT è stata selezionata e pubblicata da un progetto dell’Università di Stanford.
Ha ricevuto numerosi premi, fra cui spicca il Guidarello ed è stato testimonial del mese della cultura italiana nel Principato di Monaco. Premiato dall’associazione Perspektif Kültür in Turchia, è “ambasciatore di cultura” lungo la via della seta.
Ha fondato Rinascimento poetico, una delle principali reti di poesia in Italia, presente in vari paesi.
Hanno parlato della sua ricerca artistica RAI, Corriere della Sera, La Stampa, la Verità, Affaritaliani, Artribune, oltre a realtà di settore come Poesia del Nostro Tempo, RAI poesia, Rivista Clandestino, NFThours (in inglese), NFT poetry gallery, Vuela Palabra (in spagnolo), Voce (Argentina), Espoarte.
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