Quale legame tra La stagione dell’amore di Franco Battiato e il pensiero greco?
I Greci avevano due termini per indicare la vita: bios e zoé. Il primo per indicare il modo di vivere, fatto di scelte e decisioni, l’altro per indicare l’esistenza nella quale viviamo, la natura che ciclicamente ritorna, rinnovando sé stessa stagione dopo stagione.
Simbolicamente potremmo indicare la bios come una linea, quella della vita umana che attraversa il tempo, quel tempo che non tornerà, non ritornerà più. La zoé, invece, può essere interpretata come un cerchio, quello delle stagioni che vengono e vanno, inseguendosi continuamente.
Questo pensiero tipicamente greco è profondamente radicato nella canzone La stagione dell’amore di Battiato.
Ogni vita umana ha la sua primavera, la sua estate, il suo autunno e il suo inverno, ma, a differenza della natura, l’uomo nella sua esistenza biologica può vivere solo una volta ognuna di queste età. Eppure l’uomo vive anche un’altra stagione, quella dell’amore, che viene e va, senza che i desideri possano invecchiare con l’avanzare del tempo.
Certo, le storie d’amore possono finire, con orizzonti perduti che non si scordano e non ritornano mai e che provocano quel sentimento recente ed antico che è la nostalgia, ossia il dolore (algos) per un ritorno (nostos) che non può avvenire. Eppure il bene che si è vissuto resta e la stagione dell’amore tornerà e ancora un altro entusiasmo farà pulsare il cuore; un entusiasmo che platonicamente è un soffio divino che riempie l’anima umana (come suggerisce l’etimo en + theòs), dando nuove possibilità, nuove occasioni per conoscersi. Conoscer – si. Un “-si” volutamente ambiguo, perché proprio attraverso l’esperienza dell’amore si può conoscere l’altro e si può anche conoscere sé stessi, come dice il motto socratico, caro al maestro Battiato.
La stagione dell’amore tornerà,
Con le paure e le scommesse,
Questa volta quanto durerà?
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà più.
Riccardo Magni
Franco Battiato – La stagione dell’amore – YouTube
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Riccardo Magni nasce il 10 maggio 1998 a Milano e vive ad Abbiategrasso. Presso il capoluogo lombardo frequenta il Liceo classico Manzoni, diplomandosi a pieni voti. Nel novembre 2022, ottiene la laurea magistrale in Filologia, letterature e storia dell’antichità con voto 110/110 e lode presso l’Università degli Studi di Milano. Presidente del Rotaract Club Abbiategrasso, Presidente della Commissione Cultura del Distretto 2050 per l’A. S. 2022/ 2023, è Referente per la Regione la Lombardia del movimento Rinascimento Poetico e dal febbraio 2023 è Vicepresidente di Rinascimento Poetico per l’Italia insieme ad Antonella Corna. Appassionato, oltreché di poesia, anche di teatro e di musica (suo è il secondo posto al Premio Lunezia 2021 per la sezione Autori di Testo), Riccardo Magni è autore di tre libri di poesia e di due saggi scientifici.