Kefi e sirtaki: un dialogo di musica e vita
Il kefi, parole greca forse di origini turche, è intraducibile. È gioia di vivere, soprattutto connessa a una dimensione festiva, passione, linfa vitale che scorre dentro le vene e che, nonostante il dolore e le avversità, fa sentire vivo l’essere umano.
Quasi possiamo assimilarlo a quel principio vitale dello stoicismo (il pneuma o il fuoco sottile) che anima il tutto, oppure ad un enthousiasmòs platonico che divinamente fa vibrare l’animo degli uomini.
Per esemplificarlo perfetta è la scena finale di Zorba il greco (film del 1964 tratto dall’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis). Lì, l’ellenico Zorba, a seguito di varie vicende negative, insegna la propria danza all’inglese Basil.
Un’ode alla vita al di là dei dolori, una danza in riva al mare, che è metaforicamente un ballare col sorriso sotto la pioggia.
Il ballo e la canzone di sottofondo alla scena, scritta da Theodorakis, diverranno poi celebri col nome di sirtaki.
Sirtaki sarà anche titolo di un album del cantante lucano Mango, pubblicato nel 1990.
Ti ho perso un po’…
Ecco il verso iniziale della title track, scritta nel testo da Mogol, che ci introduce a un ambito di perdita e dissidio. Ma poi il ritornello si snoda luminoso, in una richiesta di danza, nella fiducia che le lacrime possano svanire.
L’amore nei confronti della vita si concretizza nei passi a ritmo di musica, nel canto e nell’incanto delle note che annullano i problemi e riconnettono l’anima umana all’anima del mondo, al fuoco vitale che divinamente illumina come acqua di luce ogni cosa.
Ma questo sirtaki
danzalo se appena ti riesce […]
E il pianto tu lo sai
si può asciugare.
Ecco il kefi che si realizza nell’incantesimo dell’arte musicale, del canto e della poesia. E risuona come il passo di Zorba sulla sabbia, come il pianto che si asciuga alla luce del sole, come il mare che continua il proprio moto perpetuo.
Di Riccardo Magni
P. s.: Si ringrazia l’amico Sotiris Polyzos per il suo prezioso aiuto.
Riccardo Magni (@riccardomagnipoesia) • Foto e video di Instagram
Rinascimento poetico – La Bellezza sta già salvando il mondo
Riccardo Magni nasce il 10 maggio 1998 a Milano e vive ad Abbiategrasso. Presso il capoluogo lombardo frequenta il Liceo classico Manzoni, diplomandosi a pieni voti. Nel novembre 2022, ottiene la laurea magistrale in Filologia, letterature e storia dell’antichità con voto 110/110 e lode presso l’Università degli Studi di Milano. Presidente del Rotaract Club Abbiategrasso, Presidente della Commissione Cultura del Distretto 2050 per l’A. S. 2022/ 2023, è Referente per la Regione la Lombardia del movimento Rinascimento Poetico e dal febbraio 2023 è Vicepresidente di Rinascimento Poetico per l’Italia insieme ad Antonella Corna. Appassionato, oltreché di poesia, anche di teatro e di musica (suo è il secondo posto al Premio Lunezia 2021 per la sezione Autori di Testo), Riccardo Magni è autore di tre libri di poesia e di due saggi scientifici.